Olocausto i giorni della memoria
La signora Pesaro ha esposto la sua terribile esperienza di vita.
Era una bambina di tre anni e la sua famiglia cercava in ogni modo di farla vivere serenamente seppur in condizioni critiche e angoscianti. Suo padre fu deportato ad Auschwitz nel 1944 e ucciso alcuni giorni prima della liberazione.
La madre,di religione cattolica, fu graziata perché malata gravemente, ma morì quando Lilli aveva solo 19 anni. “Non è stata un’infanzia facile”, ammette la signora, “ed è per questo motivo che per diversi anni ho voluto dimenticare tutto ciò che era successo a me e alla mia famiglia, negando addirittura ai miei figli la mia storia.
Un giorno però ho deciso di reagire, ho cominciato a scavare nella memoria facendo in modo che anche altri condividessero la mia esperienza”.
La signora Pesaro spiega il motivo che l’ha spinta a voler rivangare il passato: “Mi terrorizzava l’idea che, dimenticando il passato, i ragazzi di oggi potessero rivivere l’inferno che noi abbiamo conosciuto”.
Invitiamo tutti gli iscritti e tutti gli interessati a partecipare numerosi.
olocausto2017