In Memoria dei Partigiani Malnatesi
Quando si va, in rimembrar memoria,
il valor dei nostri Partigian che fecero la storia,
il ricordo va a quei giovin forti, fieri e baldi,
delle brigate 87 Cogne e della 121 Garibaldi.
Rendiamo ordunque a Lor il nostro omaggio,
a chi, col cuore impavido e con il lor coraggio,
con estremo sacrificio s’immolarono per noi,
consacrati con onore sull’altare degli Eroi.
Tre le nebbie autunnali di Varese il lago,
dal piombo di traditor fascisti, in Bodio Lomnago,
Bartolomeo Baj e Giuseppe Brusa furon trucidati,
ma i loro nomi, da quel dì, all’immortalità son destinati.
L’Emilio Maccazzola a Villeneuve dai fascisti catturato,
dopo le sevizie e le torture venne fucilato,
sotto la pioggia come lacrime del cielo una mattina
mentre stringeva tra le mani la foto della sua bambina.
Di questa storia il Lazzari ne fu il testimone,
sopravvivendo miracolosamente alla fucilazione.
Il Besani Ermanno dopo esser stato incarcerato,
nel campo di concentramento a Dachau l’hanno deportato.
Il primo giorno dell’april ’45 cedette all’avversa sorte,
per l’anemia cerebrale, che cagionò in lui la morte.
Del Baj e del Brusa, scampatone il destino, riprese ancor la lotta,
ma improvvisa un’imboscata fu fatale per l’Achille Motta.
A Varano Borghi, per mano di Abbatecola, padre e figlia, vili e assassini,
tra pugnalate e colpi di mitraglia, perì il Motta con il partigian Contini.
“Perché ho combattuto e sono morto, i padri un dì racconteranno”,
in estremo disse il Baj, “e i loro figli un giorno allora capiranno”.
Per il Baj, il Brusa, il Maccazzola, il Besani, il Motta il ricordo sempre vivrà,
per questi nostri Eroi che moriron con nel cuore un grido: “LIBERTA’!”
24 maggio 2003